Ieri 18/03/15 è stata una
giornata buia per il III municipio.
La proposta avanzata da
oltre 1.000 cittadini di chiedere al Presidente del municipio di vigilare sulle
iniziative di educazione sessuale, nelle scuole del territorio, affinché siano
coinvolti i genitori è stata bocciata.
Ci risulta
difficile non intravedere in questo comportamento una insensibilità, se non una
ostilità, a quello che noi riteniamo essere una prerogativa imprescindibile del
nostro vivere e convivere civile.
Ci riferiamo alla serena e
doverosa collaborazione che famiglie e pubbliche istituzioni debbono realizzare
nei processi educativi.
Ai pubblici poteri
l’istruzione alle famiglie l’educazione.
Riteniamo di promuovere e ci
proponiamo di rappresentare, il diritto di libertà del nucleo fondante ed
essenziale della nostra società, la famiglia naturale, nel trasmettere senza
interferenze, valori, coscienza e se lo ritiene anche scienza.
Aderiamo a questo diritto di
libertà per convinzione e personale tutela da comportamenti pubblici, spesso
fortemente caratterizzati da elementi ideologici, delle compagini di governo di
turno le cui finalità non sempre sono chiare e talvolta se chiare, inquietanti.
L’educazione sessuale è uno
degli ambiti nei quali rivendichiamo alla famiglia l’assoluta libertà educativa
come prerogativa ed esercizio delle potestà genitoriali.
Siamo, naturalmente,
favorevoli ad iniziative pubbliche che meglio istruiscano i nostri giovani
anche in campo sessuale, purché questo avvenga con la collaborazione delle famiglie
e non contro o in maniera subdola a loro insaputa.
Siamo sicuri che questa
posizione insieme risponde al buon senso e alla stragrande maggioranza del
nostro popolo.
Siamo certi che nessun
Padre, nessuna Madre coscientemente e liberamente sceglierebbe per i propri
figli un sistema istruttivo, di qualsiasi genere, senza esserne informato.
Agli amici della Sinistra,
che spesso ci ricordano, talvolta a ragione, il loro protagonismo politico a
difesa degli indifesi, dei più deboli non possiamo non chiedere: siete proprio
sicuri che escludere i genitori da queste situazioni sia un elemento positivo a
difesa dei giovani?
Se vi trovaste politicamente
all’opposizione vorreste essere consultati su quello che fosse trasmesso ai
Vostri figli?
Se la risposta fosse
positiva o almeno il dubbio si insinuasse, perché negare oggi questo diritto?
Agli amici che con noi hanno
condiviso questo impegno assicuriamo che nella prossima legislatura
ripresenteremo la mozione.
A coloro che ci hanno
avversato chiediamo di riprendere il ragionamento e trovare un punto di
incontro.
A tutti diamo appuntamento
in un luogo chiamato Libertà.
Auguri a tutti i Papà
Riccardo Evangelista
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