mercoledì 30 ottobre 2013

STOP

STOP


La sera cala, le luci si affievoliscono. La televisione riferisce fatti di cronaca. Violenze, conflitti, orrori la fanno da padrone. Poco dopo stessi scenari snocciolati da talk show, trasmissioni popolari. Il cuore si incupisce e si addormenta assediato da angosce e mille preoccupazioni. L’indomani è una nuova battaglia, una corsa contro il tempo di una giornata da tirare come la sfoglia della pasta, spesso difficile e faticosa. Ed è di nuovo sera. E tutto ricomincia a girare come una ruota.
STOP. Mi metto in pausa. Per un po’ ritorno in me, ricerco i miei confini, la luce, la speranza. Se abituo i miei occhi la buio non riconosco, né apprezzo più la luce. La vita è anche questo: uno spicchio di sole che ti accarezza la pelle, una passeggiata in mezzo alla natura, una chiacchierata con un buon amico, un pianto commosso guardando un bel film. Abbiamo bisogno anche di leggerezza nel cuore, di riposare senza incubi di battaglie mediatiche, di serenità. Di riempire la nostra esistenza non solo con sfumature di grigio, ma anche utilizzando una tavolozza di colori. Perché siamo colore, siamo calore, siamo amore, che è tutto questo. STOP. Ricomincio da me, dai miei occhi, dai miei orecchi, dal mio respiro, dalla mia pelle, che si nutrono di vita e vitalità. Scendo dall’autobus e vado a piedi, scendo dalla giostra e mi siedo su una panchina. Al sole.


Saveria de Vito

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