STOP
La sera cala, le luci si
affievoliscono. La televisione riferisce fatti di cronaca. Violenze, conflitti,
orrori la fanno da padrone. Poco dopo stessi scenari snocciolati da talk show,
trasmissioni popolari. Il cuore si incupisce e si addormenta assediato da
angosce e mille preoccupazioni. L’indomani è una nuova battaglia, una corsa
contro il tempo di una giornata da tirare come la sfoglia della pasta, spesso
difficile e faticosa. Ed è di nuovo sera. E tutto ricomincia a girare come una
ruota.
STOP. Mi metto in pausa. Per un
po’ ritorno in me, ricerco i miei confini, la luce, la speranza. Se abituo i
miei occhi la buio non riconosco, né apprezzo più la luce. La vita è anche
questo: uno spicchio di sole che ti accarezza la pelle, una passeggiata in
mezzo alla natura, una chiacchierata con un buon amico, un pianto commosso
guardando un bel film. Abbiamo bisogno anche di leggerezza nel cuore, di
riposare senza incubi di battaglie mediatiche, di serenità. Di riempire la
nostra esistenza non solo con sfumature di grigio, ma anche utilizzando una
tavolozza di colori. Perché siamo colore, siamo calore, siamo amore, che è
tutto questo. STOP. Ricomincio da me, dai miei occhi, dai miei orecchi, dal mio
respiro, dalla mia pelle, che si nutrono di vita e vitalità. Scendo
dall’autobus e vado a piedi, scendo dalla giostra e mi siedo su una panchina.
Al sole.
Saveria de Vito