domenica 23 giugno 2013

23 giugno 1980 - Il giudice Mario Amato viene vilmente assassinato

Roma - Trentatré anni dopo siamo qui per testimoniare che il sacrificio dei giusti non è mai vano.
Siamo qui per dire grazie a tutti quegli uomini che quotidianamente hanno scelto di fare la cosa giusta.
Per ciò, questa mattina eravamo di fronte al monumento in memoria di Mario Amato, uomo di giustizia brutalmente ucciso dai N.A.R.. 
Un uomo che ormai vicino alla verità fu abbandonato anche dalle istituzioni che gli negarono la scorta, nonostante fosse noto il rischio che correva.
Ma questo non lo fermò perché quando un uomo è convinto di fare il giusto, prosegue nella sua strada, anche se questa lo porterà alla morte.
Siamo qui per tenere viva la memoria, perché grazie alla memoria saremo in grado di correggere i nostri passi.
La stretta di mano con la vedova del giudice, vale più di mille parole.
Le parole del presidente delle vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi, della consigliera comunale Gemma Azuni e del presidente del III municipio Paolo Marchionne, devono risuonare come monito per il nostro futuro. Non dimenticare la nostra storia.


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